… una telefonata … un corso … robotica … scuola elementare … San Giorgio … il martedì. Ed eccomi nella mia vecchia scuola. Mi sembrava più grande quando ero piccolo. Le aule mi sembravano enormi. Una volta ci distribuirono in varie classi perché la nostra maestra era assente. E finii in una classe agli ultimi banchi. Quando alla fine della lezione la maestra di cui eravamo ospiti ci disse di alzarci in piedi, rivolse lo sguardo proprio verso di me: “qualcuno non mi ha sentito!” Invece mi ero alzato. Ero un metro e una pera e da lontano non se ne era resa conto. Anche perché a fianco avevo due gemelli enormi, con due pance che avrebbero potuto contenermi tutto. Non mi ricordo più i nomi, persi nell’oblio…
E rieccomi qui dopo quarant’anni. Sono arrivato presto e gironzolo per la scuola, nei corridoi che ora sono di dimensioni più normali rispetto ad allora.
A un tratto, sul muro del corridoio, un cartellone. Noi facevamo sempre cartelloni. Per qualunque cosa facevamo un cartellone. Questo che vedo è una rappresentazione 3D del Centro Storico. Bellissima.
Anche noi facemmo una cosa del genere, a scuola. Andammo a cercare piante della città, notizie, vicende. E mettemmo tutto su un cartellone. E dopo quarant’anni, i nativi digitali fanno qualcosa di simile.
Ma c’è di più, perché la mente corre, vola … Da quella nostra iniziativa, il nostro insegnante di religione, che era anche il nostro viceparroco, cominciò a pensare a un lavoro che mettesse ordine nella storia di San Giorgio: un seme … Da cui sarebbe nato un libro enorme: “San Giorgio a Cremano – vicende – luoghi“, autore padre Giovanni Alagi, infiniti riferimenti ad un libro di un secolo prima, di un altro sacerdote, padre Davidde Palomba : “Memorie storiche di San Giorgio a Cremano“, che ho persino ritrovato anni dopo e acquistato.
Il nostro viceparroco si chiamava Giovanni Coppola, un prete tra la gente. I ricordi corrono…